MotoGp, Edwards proverà il prototipo CTR della Suter BMW 1000cc

L’americano Colin Edwards a partire da oggi e nei prossimi giorni, inzierà a prendere confidenza con il potenziale di prestazioni della nuova Suter BMW 1000cc nei test che si svolgeranno a Jerez. Il pilota tragicamente coinvolto nell’incidente mortale di Sepang in cui perse la vita Marco Simoncelli, sarà tra i protagonisti della tre giorni di test sulla pista spagnola in questa settimana: per l’americano sarà la prima volta in pista da quel maledetto 23 ottobre durante il Gran Premio della Malesia. Il 37enne texano in quell’occasione subì una lussazione della spalla sinistra ed ha subito un intervento chirurgico per riattaccare la cartilagine che si era separata dall’omero. «Siamo tutti entusiasti di questo nuovo progetto, ma penso che in questo momento c’è ancora un grande punto interrogativo», ha spiegato Edwards. «Guardando i tempi sul giro non mi preoccupo, perché dobbiamo solo lavorare».

DIVARIO COLMABILE – La Suter BMW fa parte delle nuove moto, le discusse CRT, prototipi non costruiti dalle grandi case ma frutto dell’elaborazione delle scuderie e la grande esperienza di Edwards ci darà una chiara indicazione delle potenzialità della moto, che dispone di un motore S1000RR abbianto al telaio costruito dalla svizzera Suter Racing Technology. «Sarà interessante valutare la moto perché sono stato sul telaio Yamaha per sette anni, quindi non vedo l’ora di lavorare su di essa. Sono stato protagonista nel Mondiale Superbike e poi per molti anni in MotoGP, per cui questa moto sarà un mix delle due categorie. Dovremo contare molto sull’elettronica e sul telaio per ottenere aderenza e trovare trazione», ha concluso l’ex pilota della Tech3.

MotoGp, la Ducati si affida a Carlos Checa per i test

Il team Ducati é sceso in pista per effettuare diversi test sul circuito di Jerez de la Frontera, in Spagna. Sono diversi infatti i team MotoGP e della Moto2 che da oggi sono scesi sull’asfalto di Jerez per iniziare a preparare al meglio la stagione 2012. Dopo aver paretcipato alla due giorni di test ufficiali svoltisi a Valencia all’indomani dell’ultimo appuntamento della stagione 2011, la Ducati proseguirà il lavoro di sviluppo della Desmosedici GP12 sul tracciato andaluso, ma farà a meno di entrambi i piloti titolari: Valentino Rossi è infatti impegnato per il fine settimana con il Monza Rally Show che nell’edizione di quest’anno é dedicato a Marco Simoncelli, grande amante anche del mondo delle quattro ruote e che pochi mesi fa aveva provato l’emozione del rally accompagnando il campione filandase Kravonen, mentre Nicky Hayden è ancora impegnato nella fase di recupero dopo il recente intervento chirurgico al polso destro.

L DUCATI PROVERA’ CON CHECA E BATTAINI – Priva delle due guide ufficiali, la scuderia bolognese si affiderà all’esperienza del neo Campione del Mondo della Superbike, Carlos Checa: il pilota della Althea Racing scenderà in pista con il collaudatore ufficiale Franco Battaini per proseguire i lavori sul prototipo della prossima stagione. Insieme alla Ducati proveranno sul circuito spagnolo per la classe MotoGP la NGM Forward con Colin Edwards e la BQR con Yonni Hernandez. Per quanto riguarda invece la categoria Moto2, si uniranno al test anche il Marc VDS Racing Team con il pilota inglese Scott Redding e il filandese Mika Kallio, la scuderia Aspar con il campione del mondo della 1255cc Nico Terol e l’ex campione del mondo della Moto2 Toni Elias, la Forward Racing di Moto2 con Alex de Angelis e Yuki Takahashi, la Pons Racing con Pol Espargaró e Esteve Rabat, la Honda Gresini con l’inglese Gino Rea, e la Tech 3 con Bradley Smith e Xavier Simeon.

MotoGP Ducati, test a Jerez dal 23 al 25 novembre

Ducati a Jerez: sviluppo Desmosedici GP12

Sono iniziati oggi, e si protrarranno fino a venerdì 25 novembre, i test privati di alcuni team di MotoGP e Moto2 sulla pista di Jerez de la Frontera.

Tra le scuderie attive, anche Ducati, in Spagna senza i piloti ufficiali e impegnata nello sviluppo della Desmosedici GP12. Mancano Valentino Rossi, che nel corso del week end è atteso al Monza Rally Show (evento dedicato a Marco Simoncelli) e Nicky Hayden, fresco di operazione al polso destro: le loro veci vengono fatte nella circostanza dal grande – nonché attuale campione del mondo di SuperbikeCarlos Checa e dal collaudatore di Borgo Panigale, Franco Battaini.

Nel corso dei test, spazio anche per il debutto di Colin Edwards con Suter-BMW CRT della scuderia NGM Forward Racing (debuttante nella MotoGP 2012).

Bologna, Motor show per Marco Simoncelli: il programma concordato con la famiglia

Motor Show Bologna 2011: Sic c’è

Abbey Road dei Beatles quale colonna sonora con la mitica copertina rivisitata in occasione del 36esimo Motor Show di Bologna, in programma dal 3 all’11 dicembre. Al posto dei Fab Four, ad attraversare le strisce pedonali vi sono quattro piloti con casco e tuta su cui si legge la scritta “Entra nel mito“.

Poi, numeri da capogiro e un obiettivo dichiarato: celebrare nel migliore dei modi il compianto Marco Simoncelli, la cui figura verrà chiamata alla memoria in più di una occasione. Come al Rallly Show di Monza, anche a Bologna Sic ci sarà. Tra le 43 vetture in anteprima – con ben sette premiere mondiali e sei europee – il ricordo del centauro 24enne di Coriano, deceduto a Sepang lo scorso 23 ottobre, resterà vivo per tutto l’arco della kermesse.

A inaugurare gli eventi, nella Motor Sport Arena, la Ferrari F1 F10 pilotata da Giancarlo Fisichella, poi si susseguiranno le attrazioni. Tra l’evento rally con in pista Jari-Matti Latvala su Ford e il campione di motocross Antonio Cairoli; tra le sterzate del centauro di MotoGP Andrea Dovizioso in gara su una Ford e quelle di Miki Biasion, presente con il camion col quale prenderà parte alla Parigi-Dakar; tra la gara Superstars e l’Historic Challenge; tra il Bettega Legend e il Wrc Italia; tra i convegni e i focus tematici.

Ecco: tra tutto questo, attimi indelebili e programma allestito per il tributo alla memoria di SuperSic. Vi terremo aggiornati, ricordando che qualunque iniziativa verrà concordata con la famiglia del pilota.

Il “Monza Rally Show” dedicato al Super Sic

E’ imminente l’appuntamento con il Monza Rally Show che si svolgerà da giovedì 24 novembre a domenica 27 novembre sul rettifilo centrale dell’Autodromo di Monza, per l’occasione “vestito” con nuove varianti e chicanes. A sfidarsi sull’asfalto del circuito lombardo ci saranno i campioni di varie discipline motoristiche: dai Rally al Motomondiale, dal Turismo fino alla 24 Ore di Le Mans. Presenti tra gli iscritti, infatti, i vari Sébastien Loeb, Valentino Rossi, Dindo Capello, Dani Sordo, vincitore dell’edizione 2010, Andrea Dovizioso, Piero Longhi, Luca Rossetti, Paolo Andreucci, Alessandro Perico, Giandomenico Basso, Andrea Dallavilla, Bernardo Sousa, Aaron Burkart. A questo lungo e prestigioso elenco vanno aggiunti anche i due piloti della Moto2, Andrea Iannone e Claudio Corti, oltre a tanti altri protagonisti del mondo dei Rally e delle corse in pista come Tobia Cavallini, Corrado Fontana, Felice Re, Pierfranco Uzzeni, Lorenzo Bontempelli, Graziano Rossi, Max Beltrami, Fabio Francia.

QUEST’ANNO EVENTO DEDICATO A SIMONCELLI – La manifestazione di quest’anno avrà però un significato particolare: l’Automobile Club di Milano e l’Autodromo di Monza, d’accordo con i familiari di Marco Simoncelli, hanno infatti deciso di dedicare il Master Rally Show, la prova più spettacolare in programma nella tre giorni lombarda, a Marco Simoncelli, tragicamente scomparso lo scorso 23 ottobre al secondo giro del Gran Premo di Sepang in Malesia. L’evento lombardo ha deciso di onorare così la memoria del compianto pilota romagnolo, nel recente passato più volte presente come concorrente all’evento e grande appassionato di Rally: basti pensare che solo due mesi fa aveva provato in pista la Ford Fiesta WRC accompagnato dal campione filandese Mikko Hirvonen. «Con questa decisione intendiamo ricordare un protagonista delle edizioni più recenti della manifestazione, un campione straordinario che ha lasciato un grande vuoto nel mondo delle corse», ha dichiarato Geronimo La Russa, vice presidente dell’Automobile Club di Milano. Un modo come un altro per allievare il vuoto che ha comportato la perdita di un grande protagonista del mondo dei motori italiani e non solo.

Marco Simoncelli Misano Circuit – atto I

La decisione era stata assunta all’unanimità dai referenti del circuito di Misano che avevano assecondato le pressanti e sentitissime richieste degli appassionati e intitolato la struttura – dove si corre annualmente il Motomondiale – a Marco Simoncelli di Coriano, che a Misano era praticamente di casa (e a casa).

Ieri, davanti all’ingresso e all’interno del circuito, sono apparsi due totem raffiguranti il Sic in una gigantografia. Era circolata la voce di una insegna issata sulla parte superiore dell’edificio centrale – lo stesso che dà verso il rettilineo da cui si parte e a cui si arriva – con la scritta a caratteri cubitali: WELCOME TO MARCO SIMONCELLI MISANO CIRCUIT. In realtà, è stato chiarito che si sia trattato solo di un fotomontaggio perché ancora nessuna insegna di quel tipo è comparsa a Misano.

In ogni caso, è il primo atto ufficiale che accompagna verso la stagione 2012, quando la MotoGP renderà onore a Simoncelli con l’onore di mettere in pista il più bel casino tra le sue curve e i suoi tornanti.

Castelfranco, Radicchio d’oro a Paolo Simoncelli

Castelfranco, Radicchio d’oro a papà Sic

Premi per la sezione sportiva a Castelfranco, dove nella serata di ieri sono stati consegnati i riconoscimenti per il Raddicchio d’oro.

Tra coloro che sono stati insigniti, l’allenatore e il capitano dell’Udinese, Francesco Guidolin e Antonio Di Natale, e il papà di Marco Simoncelli, Paolo, che ha preso parte all’evento indossando una felpa con il numero 58 che era peculiare del Sic e, per l’occasione, ha reso nota l’istituzione di una Fondazione in memoria del centauro 24enne di Coriano.

La particolarità sta nel fatto che proprio Marco, due anni prima, erra stato premiato con lo stesso riconoscimento:

Lucchinelli, Uncini eccetera. Motomondiale, senza Suzuki manca un pezzo di storia

Suzuki, nel 2012 né MotoGP né Superbike

Marco Lucchinelli nel 1981, poi Franco Uncini che bissò nel 1982 il successo dell’anno prima. Fotogrammi di Suzuki nel motomondiale, istantanee che non si dimenticano tanto facilmente. A solleticare la tristezza di un commiato che – con tutte le forze – uno si augura possa essere solo un arrivederci, ci pensa anche la bacheca che è una vetrina impreziosita da successi, trofei e battaglie su pista cui eravamo e restiamo legati.

Per i quindici mondiali complessivi messi in cantiere dalla scuderia nipponica (sei dei quali in 500cc, 3 in 125cc e altri 6 nell’allora 50cc), per i tre iridati conquistati tra Superbike (uno, con Tony Corser nel 2005) e Supersport (due, nel ’98 con Fabrizio Pirovano e nel ’99 con Stephane Chambon) ma anche per i dettagli che stanno a margine e rendono la Suzuki parte della storia grande del contesto sportivo su due ruote a motore.

MotoGp, ora é ufficiale: la Suzuki rinuncia al Mondiale 2012

Ancora una brutta notizia per tutti gli amanti delle due ruote, a conferma del fatto che la stagione 2011 sarà a lungo ricordata come una delle peggiori di sempre. Infatti, dopo mesi di voci, conferme e smentite, oggi è arrivata l’ufficialità del ritiro (momentaneo o meno non é ancora chiaro) del Team Suzuki dal Mondiale MotoGP. Una scelta ben precisa arrivata – come confermato anche dalla stessa marca nipponica – a causa dalla recessione economica e dai problemi derivati dopo i disastri naturali che hanno colpito il Giappone in questo maledetto 2011. Ecco di seguito il comunicato ufficiale diramato nella giornata di oggi. “La Suzuki Motor Corporation ha deciso di sospendere temporaneamente la sua partecipazione alle corse del campionato della MotoGP a partire dal 2012. Questa sospensione è causata dalla necessità di far fronte a situazioni difficili causate principalmente dalla recessione prolungata nei paesi sviluppati, un apprezzamento storico di Yen giapponese e ripetuti disastri naturali. Con l’obiettivo di un ritorno in MotoGP nel 2014, Suzuki si concentrerà ora sullo sviluppo di una macchina da corsa competitiva per questa categoria. Suzuki continuerà l’attività di motocross e il supporto alle attività di corsa su strada con moto di serie, ottenendo l’omologazione FIM e la cooperazione come fornitore delle sue parti racing nei kit di sviluppo”.

BAUTISTA ALLA HONDA DEL TEAM GRESINI: MA CHE FINE FARA’ DE PUNIET? – Il pilota spagnolo, unico centauro della Suzuki del 2011, fiutando l’aria di smobilitazione si è già accordato con la Honda del team Gresini, mentre resta momentaneamente senza una sistemazione il francese Randy De Puniet, che nella due giorni di test di Valencia aveva provato la vecchia Suzuki. Il centauro francese dovrà ora cercarsi una nuova sistemazione, cosa non del tutto semplice visti i tempi che corrono. Una decisione, quella della Suzuki, che riduce ulteriormente il numero delle moto ufficiali – con sole tre grandi marche (4 Honda, 4 Yamaha e 4 Ducati) – per un 2012 che vedrà anche la novità dei motori 1000cc.

MotoGp, il j’accuse di Lorenzo: “Quest’anno non siamo stati competitivi”

Jorge Lorenzo torna a parlare per la prima volta dopo la fine del Mondiale 2011. Ed il pilota spagnolo della Yamaha, ex campione del mondo in carica dopo il trionfo dell’australiano Casey Stoner su Honda, ha analizzato con molta lucidità e sincerità l’anno appena trascroso. Iniziando con l’ammettere che il grave infortunio alla mano destra che lo ha costretto a saltare le ultime tre gare del 2011, non ha giocato un ruolo chiave nel cedere la corona della MotoGP alla Honda del rivale Casey Stoner. Il pilota della Yamaha al momento del grave infortunio che gli ha procurato la recisione della parte superiore della falange di un dito della mano destra, era in piena lotta per il titolo, pur avendo un ritardo di 40 punti in classifica sul rivale australiano ma con ancora 75 punti a disposizione: ma nella caduta nel warm up di Phillip Island poco prima del Gran Premio d’Australia, lo spagnolo ha perso otto millimetri della punta del dito anulare della mano sinistra e ciò ha significato la chiusura anticipata della stagione. «Non penso che ho perso il campionato a causa del mio infortunio», ha rivelato al sito inglese MCN il pilota spagnolo. «Ho perso il campionato perché tutti insieme non siamo stati abbastanza competitivi per lottare con Casey e la Honda e questo è stato il problema principale della stagione». La ferita al dito, ovviamente fortemente debilitante per chi guida una moto, lo ha costretto anche a saltare la due giorni di test di Valencia sul circuito Ricardo Tormo, dova il suo compagno di scuderia Ben Spies ha potuto testare la nuova Yamaha YZR-M1 da 1000cc a Valencia. Ma il maiorchino, ancora in fase di riabilitazione, dovrebbe tornare per i test a Sepang di gennaio. «Spero che il prossimo anno saremo più competitivi, abbiamo molto da lavorare sulla nuova moto», ha concluso Lorenzo.

“Rossi il più forte di sempre; Sic non era un amico ma quanto ho pianto”

Alvaro Bautista, neo pilota del team Honda Gresini con il quale si accinge ad affrontare la stagione 2012 di MotoGP, si lascia andare in una serie di consideraziioni a cuore aperto che spaziano dal contesto del paddock alla vita privata. Da Valentino Rossi a Marco Simoncelli. Dalla Suzuki (che in motoGP non c’è più) alla Honda Gresini. L’ottimo servizio giornalistico è di Repubblica, le frasi del centauro danno subito la sensazione di essere sincere per il realismo di cui sono intrise e, soprattutto, perché gli uomini veri – ci si augura, e non c’è motivo di ritenere il contrario di Bautista – non bluffano mai se si trovano a parlare di temi particolarmente toccanti.

SIC CHE NON C’E’ PIU’.

“E’ arrivata la notizia, sono corso al suo box, ho guardato e abbracciato suo padre. Cosa volevi dire: niente. Piangevamo tutti. Ha avuto la sfortuna di cadere e rimanere in pista. Penso che non si potesse fare niente”.

AMICI MAI. PERO’…

Suzuky lascia la motoGP: solo un anno sabbatico?

Si era parlato di indecisione, non certo di abbandono. Invece, Suzuki lascia la MotoGP. A determinare il triste annuncio, pare vi sia in primo luogoi la crisi economica con conseguenti bilanci in perenne riosso: la scuderia non prenderà parte al campionato 2012 di MotoGP a causa di un calo di vendite acuito dalla svalutazione dello Yen.

Non ultime, si coglie nella nota ditramata dall’azienda, le conseguenze dovute al drammatico evento dello scorso febbraio, quando lo tsunami mise ko il Giappone. La terra nipponica è casa Suzuki e, sul sito istituzionale, un comunicato apparso qualche minuto fa ha richiamato alla memoria il disatro naturale di allora per motivare le crescenti difficoltà di una azienda che sta facendo fatica a superare la fase critica dal punto di vista economico.

La scuderia, che nel 2000 portò al successo l’americano Kenny Roberts Jr, tenterà di vivere questo come un anno sabbatico nel tentativo di tornare nel contesto delle corse a partire dal 2014. Nel 2011 la Suzuki ha corso con una moto alla cui guida vi era lo spagnolo Alvaro Bautista, già sotto contratto per il 2012 con il Team Honda Gresini.

“Il capolavoro”, Enrico Borghi: libro su ValeRossi in Yamaha

Ennesimo lavoro letterario su Valentino Rossi e, pur non avendo ancora letto il libro, lo proponiamo e lo presentiamo confidando nella qualità dello scrittore, in questo caso l’inviato del settimanale specializzato Motosprint al motomondiale, Enrico Borghi.

“Il capolavoro”, fatica sul Dottore, verrà presentato sabato 18 novembre in via Rizzoli a Bologna. Nello specifico, Borghi ha analizzato gli anni (sette) di ValeRossi in Yamaha: dall’approdo nel 2003, alle prime vittorie, dai titoli mondiali alle difficoltà sopraggiunte negli anni più recenti, con un focus particolare sui metodi utilizzati dalla casa nipponica per centrare i suoi obiettivi.

Motomondiale, la Speed Master approda nella MotoGp

La Speed Master da oggi entra ufficialmente a far parte della MotoGP, partecipando al campionato CRT del 2012. Ad annunciarlo é stata la stessa squadra abruzzese attraverso un comunicato, anticipato negli scorsi giorni sulla pagina personale di Facebook da Antony West, pilota australiano che gareggerà proprio con la scuderia basata a Vasto. «Il team Speed Master è lieto di annunciare il proprio programma sportivo in vista del Campionato 2012», si legge nel comunicato. «Speed Master esordirà nella classe MotoGP, schierando una moto CRT motorizzata Aprilia, il cui pilota sarà Anthony West. Tommaso Raponi, esperto capotecnico già parte del team durante la stagione 2011, seguirà gli aspetti tecnici della squadra che si occuperà dell’australiano». Prosegue il comunicato: «Andrea Iannone, terzo nel Mondiale appena terminato, resterà in Moto2 con il team Speed Master, pronto per lottare e migliorare i risultati fino a ora ottenuti. Il pilota di Vasto avrà a disposizione una moto FTR, curata e sviluppata da Eros Braconi, che seguirà Andrea con il ruolo di capotecnico nella prossima stagione della classe di mezzo». Confermato dunque anche il fatto che Andrea Iannone rimarrà un altro anno in Moto2: per lui ci sarà il cambio del telaio, FTR e non più Suter, che quest’anno gli ha procurato non pochi problemi.La speranza é che col nuovo telaio Andrea possa lottare per la vittoria nelle gare della classe intermedia. Per West invececi sarà una moto non ufficiale, che sicuramente lo terrà lontano dalle zone alte della classifica ma che darà vita ad un campionato nel campionato assieme alle altre nuove scuderie CRT.