MotoGp, Stoner ha nel mirino il secondo titolo consecutivo

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Dopo aver vissuto la gioia della paternità e in attesa di scendere in pista domani nei test della MotoGP sulla pista di Sepang, in Malesia, l’australiano Casey Stoner entra nel dibattito sulle nuove moto 1000cc per poi convergere sul suo rapporto con la Ducati.

Non c’è poi così tanta differenza tra la 1000cc e la 800cc. Come già successo con le 800, con le 1000 è richiesta molta attenzione e cura in ogni fase della guida. Questa cosa è ben chiara a tutti i piloti presenti in griglia ma un aspetto che abbiamo migliorato con i meccanici Honda è la stabilità in frenata. L’interasse è stato leggermente modificato e quando si toccano i freni si può godere di una stabilità maggiore in entrata di curva, la parte posteriore non sembra sollevarsi più di tanto e quindi si possono tirare i freni anche pesantemente.

L’unico cambiamento risiede nel feeling dato dal telaio: in uscita di curva, siamo in grado di gestire al meglio la potenza extra perché non richiede uno sforzo così fuori dalla norma. In realtà ho riscontrato anche molta più trazione e controllo grazie alla maggior potenza, e questo è un aspetto interessante in uscita di curva. La 1000cc, soprattutto in una pista piccola con un cambio marce ridotto, tende ad impennarsi. Per questo l’hanno resa forse leggermente più difficile da gestire ma capace di mantenere un po’ di accelerazione in mezzo alla curva».

Il campione del mondo in carica della MotoGp, ha poi spiegato quali sono le sue ambizioni future.

Penso non si possa dire di “difendere il titolo”, non ti presenti ad una nuova stagione con un vantaggio di punti rispetto agli altri. Puoi sceglierti un nuovo numero per la moto, se ti va, ma tutti partono da zero. Soprattutto quest’anno, non uscirò in pista per provare a difendere il titolo, ma uscirò per cercare di conquistarne un altro.

Stoner torna indietro con la memoria, ripercorrendo quanto avvenuto alla Ducati nelle stagioni successive al titolo del 2007, nella speranza di non ripetere più certi errori.

Del resto ricordo la stagione 2008, con la Ducati abbiamo cominciato a far fatica sin dall’inizio della stagione, c’erano un sacco di problemi con i freni e agli occhi esterni verrà solo ricordata per la mia incapacità di difendere il titolo. Nonostante tutto abbiamo chiuso gare con ottimi risultati, mostrando a chiunque che le capacità per ripetere il successo dell’anno precedente c’erano tutte. Stessa situazione nel 2009, mentre devo ammettere che non avevamo scusanti per il 2010. Mancava la moto, lo staff tecnico, e non siamo stati capaci di risollevare la situazione rapidamente, con le relative conseguenze, anche se alla fine ci siamo saputi difendere, senza sfigurare e mettendo in chiaro a tutti le nostre potenzialità.

Dunque, é necessario mettersi alle spalle il titolo dello scorso anno, con il chiaro intento che difendere il titolo vorrà dire correre in pista per vincerne un secondo consecutivo, che per Stoner sarebbe il terzo personale.

Per quest’anno rimangono comunque degli obiettivi che posso inseguire e cercare di raggiungere, e se alla fine non riuscirò a conseguirli, potrò sempre godermi i successi che sono stato capace di raccogliere durante la mia carriera.

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