Occhi per Carlos Checa, occhi per Max Biaggi e uno – quasi quasi – rischia di perdersi le sorpresone che hanno riservato le prime prove libere della stagione 2012 di Superbike che, lo possiamo dire, da Phillip Island riprende come meglio non avrebbe potuto. Ovvero, sparigliando le carte e stimolando l’acquolina: perché gli outsider mostrano di poter tenere il ritmo dei migliori e i favoriti, di contro, evidenziano qualche problema (nulla di che, tutto risolvibile).
Ci siamo accodati da tempo a coloro che aspettano dalla stagione alle porte un anno combattuto ed entusiasmante nel quale nulla (o poco) sia scontato: il che non significa che non vi sia chi il mondiale può vincerlo con pieno merito e a colpi di risultati e piazzamenti (tra tutti Carlos Checa, diciamo noi, sebbene, si faccia apertamente il tifo per Biaggi e Macho Melandri) quanto piuttosto che le vittorie di giornata rischiano di essere diluite – di volta in volta – tra più e più centauri. Insomma, competitività garantita.
E allora, si diceva, le libere del venerdì a dare il là al programma SBK 2012. Con più di un elemento a stravolgere le attese in vista della Superpole. Più veloce di tutti Jonathan Rea con Honda World Superbike Team che ha fermato il cronometro sull’1’31″959 ed è stato unico centauro ad abbattere il muro dell’1’32”. Alle spalle del britannico un trio di Ducati nel quale i due allievi hanno provato a scalzare il maestro: davanti a Carlos Checa, che ha chiuso con il quarto tempo, finiscono Jakub Smrz su Liberty Racing e l’italianissimo Davide Giugliano, il made in Italy più giovane della Sbk con appena 22 anni in valigia. Nello specifico, Giugliano, Campione Superstock 1000 in carica, ha anche assaporato per alcuni minuti delle libere, la prima posizione. Poi Max Biaggi, quinto.
Con l’evidente sensazione – e in questo il romano ha favorito tale percezione nel corso degli anni – che Biaggi non abbia spinto al massimo e che solo in alcuni punti della pista abbia cercato di cogliere indicazioni importanti a colpi di gas. Non male nepppure chi segue: l’altra Ducati di Niccolò Canepa in sesta posizione. Uno sguardo più indietro: il settimo è Tom Sykes con Kawasaki Racing Team che precede il compagno di scuderia Joan Lascorz.
Dietro di loro, Marco Melandri: la BMW Motorrad qualche problema ancora ce l’ha, non sarà la gara in cui Macho potrà forse sfruttarne l’intero potenziale ma il gap dai migliori è finora gestibile e non drammatico. Citazione di dovere per il decimo posto di Michael Fabrizio mentre sono incappati in cadute e scivolate Joshua Brookes (Crescent Fixi Suzuki), Joan Lascorz (Kawasaki Racing Team), Maxime Berger (Team Effenbert Liberty Racing), Carlos Checa ed Eugene Laverty (Aprilia Racing). Tra tutte, è proprio quella di quest’ultima ad aver causato i maggiori problemi: commozione cerebrale per Laverty che pare tuttavia in buone condizioni
“ho perso il posteriore – ha dichiarato – e sono scivolando sbattendo la testa ed un piede. Ora sto abbastanza bene”.
Max Biaggi, a libere concluse, si è mostrato soddisfatto:
“Abbiamo lavorato bene: parecchi giri all’attivo per risolvere i problemi nelle varie parti della pista. Abbiamo un buon ritmo di gara sebbene Checa sia ancora leggermente avanti rispetto a noi. Domani ci concentreremo sulla prestazione nel giro secco”.
Risultati prove libere Superbike Phillip Island 2012, i primi dieci:
- Jonathan Rea – Honda World Superbike Team – Honda CBR 1000RR – 1’31.959;02
- Jakub Smrz – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – + 0.157
- Davide Giugliano – Althea Racing – Ducati 1198 – + 0.239
- Carlos Checa – Althea Racing – Ducati 1198 – + 0.269
- Max Biaggi – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 0.359
- Niccolò Canepa – Red Devils Roma – Ducati 1198 – + 0.384;
- Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 0.443
- Joan Lascorz – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 0.484
- Marco Melandri – BMW Motorrad Motorsport – BMW S1000RR – + 0.594
- Michel Fabrizio – BMW Motorrad Italia GoldBet – BMW S1000RR – + 0.650
3 commenti su “Risultati prove libere SBK Phillip Island 2012: Rea e Giugliano meglio di Checa e Biaggi”