
Bridgestone, Michelin; oppure Michelin, Bridgestone? L’eterno dilemma che affligge da sempre le scuderie a quattro ruote e a due ruote passa attraverso la scelta delle gomme che, se competitive, possono da sole garantire tre quarti di successo. La fondamentale importanza delle gomme la si percepisce ogni benedetta domenica, quando c’è aria di Gp e i successi e ilò raggiungimento degli obiettivi dei team si misura con l’affidabilità dei pneumatici.
Michelin, Bridgestone, appunto; o Bridgestone, Michelin? In MotoGp Bridgestone è da quest’anno unico fornitore, quindi il confronto e l’analisi con le case di pneumatici avversarie non può esser fatto; ciò non toglie che il resoconto della tre giorni di Le Mans si possa ugualmente fare. In Francia le Bridgestone che, seppure le condizioni climatiche non ne stiano facilitando il compito in questa prima fase del Campionato del Mondo MotoGP, hanno tuttavia portato a casa più di un motivo di soddisfazione.
Se il protagonista del
Vince Jorge Lorenzo, primo pilota a bissare un successo (
1 Jorge Lorenzo SPA Fiat Yamaha Team 1.35.247
Da un anno e mezzo a questa parte, in casa Ducati si riesce sì a sorridere, ma solo a metà. Abbiamo infatti ben presenti le ottime prestazioni dell’australiano di Kurri-Kurri Casey Stoner, già fenomenale nel 2007 e comunque buon secondo nella classifica del mondiale piloti 2008, alle spalle di un imbattibile Valentino Rossi. Ma è sempre difficile, scorrendo l’ordine d’arrivo di ogni Gran Premio, individuare il nome del secondo pilota, secondo più per prestazioni che non per ambizioni. Lo scorso anno, toccò a Marco Melandri impazzire con la messa a punto della Desmosedici, salvo chiudere spesso oltre la decima posizione; la storia si sta riproponendo ora con Kentucky-Kid Nicky Hayden, transfuga Honda HRC ed ora scoraggiato da problemi di set-up della propria moto.
Seconda tappa del mondiale MotoGP, secondo successo in questa categoria dello spagnolo del team Fiat-Yamaha Jorge Lorenzo. Secondo secondo posto consecutivo per il campione in carica Valentino Rossi, che ora è secondo nel mondiale piloti (alle spalle del proprio compagno di scuderia, oggi vittorioso) con – indovinate? – due punti di vantaggio sul principale rivale, Casey Stoner. Doppietta Yamaha, a confermare la regola del “due” che – come avrete capito – contraddistingue questa lettura del Gran Premio del Giappone (disputato sul circuito di Motegi), ma avrebbe potuto essere anche doppietta Honda HRC se, ad un paio di giri dalla conclusione, Dovizioso non avesse dovuto arrendersi (gomme finite) al veemente ritorno di Stoner, giunto quarto. 
Ad un mese esatto dal “semaforo verde” che a Losail (Qatar) vedrà scheggiare fuori dalle piazzole di partenza le 18 moto che si contenderanno il mondiale MotoGP, i piloti della “classe regina” proseguono la propria marcia di avvicinamento, cercando di affinare quei dettagli “deboli” emersi nel corso delle sessioni di test invernali. Le prime indicazioni sono per un duello (sarebbe la terza volta in tre stagioni) tra il campione in carica, Valentino Rossi, e il suo vice nonché ex titolare uscente, l’australiano Casey Stoner. Dietro di loro, gran bagarre con qualche favorito (Jorge Lorenzo su Yamaha e Loris Capirossi) e tanti comprimari a contendersi sporadicamente la scena.
Esser considerati dei “veterani” già a 26 anni, eppure riuscire a ritrovare l’entusiasmo di quel ragazzino che esordì (ormai un decennio addietro) in sella ad una Honda nel caldo agosto di un lontano GP di Repubblica Ceca; è questa la sfida che Marco Melandri intende affrontare nel 2009, ed oggi possiamo affermarlo con certezza dacché è finalmente giunta l’ufficialità della firma a suffragare le intenzioni: “Macio” correrà il prossimo mondiale (che scatta, giova ricordarlo, il prossimo 12 aprile con la notturna del Qatar) con la livrea del team Hayate, del quale sarà unico portacolori sulla griglia di partenza.
E’ stata,
Volessimo citare Alberto Sordi e Totò, parafrasandoli, potremmo titolare “Melandri Sceicco”. Già, perché sulle orme dei due grandi attori (entrambi interpreti di questo genere di personaggio), anche per il giovane pilota ravennate il Medio Oriente potrebbe rappresentare una svolta decisiva non solo nella stagione, ma nell’intera carriera. “Macio” sarà infatti impegnato a Dubai il 27 e 28 febbraio prossimi in una gara del campionato automobilistico Speedcar Series. E questo già lo si sapeva… Ma la novità più clamorosa e succosa sarebbe che, spostandosi di sultanato in sultanato, Melandri “rischia” di prender parte, due soli giorni più tardi, alla prima – per lui – sessione di test ufficiali MotoGP del 2009, che (guardacaso) si disputerà sul circuito di Losail (Qatar).
Forse, questa volta, ci siamo davvero: il patron di Dorna, l’iberico Carmelo Ezpeleta, sembra essere riuscito a mettere d’accordo tutte le parti coinvolte nella vicenda Kawasaki-Melandri. Le prossime ore saranno realmente decisive, ma a quanto pare entro la fine di questa settimana le moto iscritte al prossimo mondiale torneranno ad essere 18. Magia? No, bensì paziente opera di convincimento di Ezpeleta, oltre che di reperimento sponsor. Già, perché anche nel MotoGP non si vive di solo amore per questo sport, anzi. E il denaro ha avuto un ruolo molto importante in tutto lo svolgersi della vicenda.