MotoGP Phillip Island 2012 vince Stoner

Nessun dubbio fin dai primi giri del venerdì: soltanto Casey Stoner, con eventuali errori che nel corso della gara non sono arrivati, avrebbe potuto perdere il gran premio della MotoGP 2012 in programma a Phillip Island. Infatti, confermando la superiorità di una Honda senza rivali, l’australiano ha vinto la corsa di casa e chiuso al primo posto quello che di fatto è l’ultimo gran premio tra le mura amiche della carriera dell’australiano: salvo ripensamenti, Stoner si ritirerà alla fine del mondiale in corso.

Detto ciò, il secondo dei due verdetti sanciti nel corso della competizione, è sicuramente il più importante: Jorge Lorenzo in sella a Yamaha si è laureato campione del mondo con una prova di anticipo rispetto al calendario: allo spagnolo è bastato il secondo posto in virtù della caduta immediata di Dani Pedrosa che è andato giù al primo giro. In tale contesto, a Lorenzo è bastato amministrare la seconda piazza e ignorare il gap evidente che insisteva tra la sua due ruote e quella di Stoner, il quale ha potuto fare corsa a sé.

Qualifiche MotoGP Phillip Island 2012 Stoner in pole position

Le prove libere del venerdì non avevano affatto mentito anzi, proprio in quella circostanza ci si era resi conto di almeno due fattori in grado di viaggiare in parallelo: il primo è che la voglia di Casey Stoner di mettere in archivio con un successo l’ultimo gran premio di MotoGP della carriera sul circuito amico di Phillip Island è talmente grande da far sembrare il pilota autraliano la bella copia di quello ammirato nelle ultime circostanze e renderlo parecchio simile al cannibale cui eravamo abituati lo scorso anno; la seconda è che questa Honda, in grado di rifilare distacchi eclatanti agli avversari, è con ogni probabilità inavvicinabile.

MotoGP Phillip Island 2012 prove libere a Casey Stoner

Nel gran premio di casa – l’ultimo della carriera, visto chge l’australiano ha annunciato con largo anticipo che alla fine della stagione si ritirerà dal motociclismo professionista – Casey Stoner ha messo in fila tempi da applausi e tirato a tal punto la propria Honda da riuscire nell’intento di mettere in fila ciascuno degli avversari.

In tale contesto, Stoner potrebbe essere decisivo ago della bilancia nella corsa al titolo piloti del compagno di scuderia, Dani Pedrosa, che dopo le prove libere del venerdì ha chiuso in seconda posizione dietro Stoner.

MotoGP Phillip Island Yamaha senza Ben Spies

La Yamaha – tramite nota ufficiale diramata nelle scorse ore – ha annunciato che il pilota statunitense Ben Spies salterà il Gp di MotoGP 2012 d’Australia su circuito di Phillip Island in programma domenica 28 ottobre 2012.

La decisione è legata alla caduta che ha interessato il centauro nel corso della tappa di Sepang – Malesia – e in seguito alla quale Spies ha riportato lesioni che richiederanno un intervento chirurgico.

Che guaio, mr. Doctor

I volti degli uomini Ducati parcheggiati ai box nel corso delle qualifiche del GP di Australia. Partiamo da lì e dallo sconforto visibile sul viso di Valentino quando, in quel box, ci ha riportato una motov incapace di lottare anche solo per la sufficienza minima. Altro che sei politico, il nove volte campione del mondo e Ducati proprio non vanno.

E, neanche fosse un’agonia, è sempre peggio. Gran premio dopo gran premio. Il quindicesimo posto e i due secondi rifilati da Casey Stoner a valentino – dalla Honda alla Ducati – sono motivo di forte rassegnazione. Peggio del previsto.

Eppur si lamenta, indomito Stoner

A libere archiviate, in ottica qualifiche, in vista di una gara nella quale farà lo Stoner di sempre, in virtù di una graduatoria che ne racconta le gesta in maniera evidente.

Casey Stoner mette i puntini sulle i. Per dire che no, lui non è soddisfatto di come la Honda si sia fatta trovare all’appuntamento con il GP australiano di Phillip Island. Sentite qua:

“Non mi sento del tutto a mio agio con la moto e sono sicuro che i margini di miglioramento siano ancora importanti. Il tracciato è molto più ondulato di quanto non lo fosse l’anno scorso, e sono convinto che sarà molto difficile trovare un feeling ideale con la moto, dato che il circuito rende le cose difficili”.

Casey Stoner, aveva appena rifilato il solito distacco mai inferiore ai 2 decimi al secondo meglio piazzato. Ancora Stoner:

MotoGP Phillip Island: libere a Stoner, Rossi +1,5 secondi

L’aria di casa farebbe bene a chiunque, figuriamoci a chi – CASEY STONER – sta mostrando una tale continuità di risultati e prestazioni da sentirsi a casa un po’ in ogni circuito su cui si corre la MotoGP. Prove libere all’australiano che ha messo in fila gli avversari tirando la sua Honda al limite.

E quel limite, ha dimostrato l’ex Ducati, riesce a spingersi sempre un po’ più in là. Le due sessioni libere sul circuito di Phillip Island consacrano ulteriormente il talento locale che corre il rischio di ipotecare il secondo mondiale della carriera proprio davanti alla sua gente.

Valentino, Yamaha nel 2010. Ducati all’orizzonte?

vale-rossi

Era l’atroce dubbio che ha tormentato gli appassionati di MotoGp in questi giorni, e tenuto col fiato sospeso gli amanti dello sport su due ruote.

Qualcuno avrebbe anche scommesso sul passaggio di consegne, qualcun altro ci avrebbe sperato.

Perchè, lo diciamo con franchezza, vedere Valentino Rossi in sella ad una Ducati tutta italiana era – ed è – un’idea e un’immagine fantastica. Il giusto compendio per una carriera che lo ha visto trionfare con qualunque moto.

Valentino Rossi lo ha smentito categoricamente proprio a corollario delle libere di Phillip Island: niente Ducati, almeno per il 2010. Yamaha anche la prossima stagione, senza dubbio.

Una gioia per gli amanti del marchio, un immenso dolore per le centinaia di migliaia di ducatisti che riempiono la penisola:

Phillip Island, Stoner cupo in volto: “Il secondo posto non mi soddisfa”

casey-stoner-ducati

Dopo il primo assaggio di libere, Phillip Island diventa palcoscenico ideale per Casey Stoner che, sul tracciato di casa sua, ha tutti gli occhi puntati addosso. L’australiano è stato l’unico, in sella alla sua Ducati, a tenere il ritmo di Valentino Rossi, che è volato a dimostrare che, quei punti in più in classifica, ci stanno tutti.

Il pilota idolo del pubblico locale ha mostrato di essere tornato quello dei tempi migliori: ha aggrdito, guidato senza pecche, fatto curve con il goniometro e spinto oltre misura la moto su cui era in sella. Eppure, nonostante la quasi perfezione della sua Desmosedici, Stoner non è certo soddisfatto come i numeri potrebbero far presagire: anzi.

Dovizioso verso Phillip Island: “Pista ideale, gara del pronto riscatto”

dovizioso-phillip-island

Tutti amano Phillip Island, al punto che – ascoltando le prime dichiarazioni dei centauri di MotoGp – le premesse per assistere ad una gara spettacolare ci sono tutte. Al già lungo elenco dei motociclisti che hanno mostrato di apprezzare particolarmente la pista australiana, si è aggiunto anche Andrea Dovizioso, al quale il quindicesimo appuntamento di stagione lascia sperare l’esecuzione di una gara da protagonista.

Il pilota in quota al Team Honda Repsol non fa fatica a sbilanciarsi e, considerata la buona prova fin qui messa in cantiere, si lascia andare a una previsione ottimistica. I numeri del forlivese dicono questo: nell’anno 2009, Dovizioso ha messo in cassaforte 142 punti che, ad oggi, gli fruttano la quinta posizione in classifica piloti. Nello specifico, due quinti posti nelle prime due gare (Qatar e Giappone), ottava posizione in Spagna, tre quarti posti inanellati nelle tre gare successive (Francia, Italia, Catalogna) e tre ritiri a fila (Olanda, Usa e Germania). Dopo la debacle, una porzione di paradiso: primo posto in Gran Bretagna tenendosi alle spalle di Valentino Rossi, a cui non riuscì nella circostanza di evitare una scivolata da k.o. Ancora tre quarte posizioni nelle tre gare successive (Repubblica Ceca, Indonesia, San Marino) e il settimo posto in occasione della prova all’Estoril.

Le premesse per un riscatto immediato ci sono tutte e Dovizioso ha le motivazioni migliori per chiudere la stagione alla grande:

Jorge Lorenzo verso Phillip Island, Totò gli direbbe: “Ma mi faccia il piacere!”

toto-antonio-de-curtisAntonio De Curtis, alias Totò, gli avrebbe risposto così come rispose all’Onorevole Cosimo Trombetta.

“Ma mi faccia il piacere, se ne vada, ma mi faccia il piacere!”.

Già, perchè questo Jorge Lorenzo, che ha deciso di volare basso non non lo aspettavamo per neinte. Nè gli crediamo, sia chiaro.

Lo spagnolo è in piena lotta per il titolo del Mondo e ha un distacco di 18 punti dal leader provvisorio Valentino Rossi con la garanzia di vivere un periodo di forma strepitoso nel corso del quale è riuscito a rosicchiare visibilmente il fortino messo da parte dal 46Yamaha, eppure, alle porte di Phillip Island, Lorenzo veste i panni di quello che a lui, in fondo, così com’è gli sta pure bene.

Secondo in classifica iridata: e perchè no?

Sia chiaro, e lo ribadiamo: non gli crediamo perchè arrivare secondo, come la si mette mette, significa aver perso.

Fallire l’obiettivo di stagione e mancare o archiviare per un anno almeno la possibilità di essere preso in considerazione tanto quanto Valentino.

O più – considerata la giovanissima età – di Rossi.

Dalla Yamaha, dagli intenditori, dai professionisti, dagli appassionati e dalla Storia di questo sport, che rischierebbe di trovare quel che nessuno avrebbe pensato fosse possibile avere a tempi brevi: un degno erede del campionissimo pesarese. Così Lorenzo:

Vale Rossi verso Phillip Island: ora mostri di essere “The Doctor” (Photogallery)

valentino-rossi-doctor

In qualche maniera, Vale Rossi, è chiamato ad una dimostrazione. Forse la più importante della sua carriera, anche se scegliere in un calderone di momenti decisivi non è affatto semplice. Di momenti nevralgici, nel corso della vita motociclistica di Valentino Rossi, ce n’è stato più di uno; tuttavia, in questo caso sentiamo il dovere di chiamare il 46Yamaha ad una bella prova. Deve mostrare di meritare quel soprannome che, ancor prima di un titolo, è una missione.

Il Dottore.

Stoner verso Phillip Island: “Rossi e Lorenzo, occhio!”

Rossi-Lorenzo-Stoner

Il testa a testa decisivo interessa i due separati in casa: Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, a cui la Yamaha non ha ovviamente dato alcun tipo di indicazione per come impostare il prossimo appuntamento a Philippe Island. Se la giocheranno loro due, nel modo migliore: per il Dottore, un brivido – quello della lotta fino all’ultima derapata – che non provava più da tempo; per lo spagnolo, una sensazione fortissima e l’occasione che può valere tutta una carriera: la chiave di volta del prossimo futuro di Lorenzo, dipende anche dalla gestione di questo finale di stagione.

Dovesse riuscire ad aggiudicarsi il Mondiale, le gerarchie interne potrebbero anche essere ritoccate. Vale non ci pensa, ma il contraccolpo psicologico in caso di disfatta potrebbe arrivare anche per un mostro sacro come lui. Intanto, come accaduto nel corso dell’ultima prova in Portogallo, l’incomodo decisivo potrebbe essere proprio Casey Stoner, tornato alla guida della sua Ducati con l’entusiasmo e i risultati dei tempi migliori.