Quando abbiamo saputo la notizia, abbiamo storto un po’ il naso perché pensavamo che qualche buontempone, con lo spirito comico di un bradipo (e che non ce ne vogliano i bradipi), avesse voluto fare uno scherzo sicuramente di pessimo gusto. E invece, ci siamo dovuti ricredere, e l’esserci sbagliati per una volta ci ha fatto piacere. Simoncelli torna in pista, ma ahinoi non si tratta di Marco, anche se lo immaginiamo su una moto, ovunque lui sia.
Parliamo di Paolo, il papà di Marco, che dopo aver portato avanti svariate iniziative nel nome del figlio prematuramente scomparso un anno fa sul circuito di Sepang, ha deciso di tornare in pista, nel mondo delle gare. Paolo ha scelto, o meglio, è il team che ha scelto Paolo: si tratta del ‘Sic 58 Squadra Corse’ che cavalcheranno le Honda RS125Gp nel campionato PreGp 2013.
Indimenticato Marco Simoncelli. Capace di incidere – per mano e attraverso le azioni compiute dai familiari – in maniera significativa nei contesti sociali più difficili.
l vuoto lasciato dal figlio di certo è enorme, però purtroppo la vita va avanti, e la famiglia Simoncelli non è mai stata abbandonata da nessuno dopo la tragica morte di Marco. Così la Honda Racing Corporation ha deciso di regalare due moto al padre, Paolo. La prossima settimana in occasione del week-end del Mugello, presso l’Area Paddock Relax verranno consegnate una RC212V e una CBR1000RR, quest’ultima verrà messa all’asta e il ricavato andrà devoluto alla Fondazione Marco Simoncelli.
Nel corso del
Le parole sono di Valentino Rossi che prova a mettere a tacere i rumors degli ultimi giorni alimentati dopo una intervista di Paolo Simoncelli dalla quale trapelava che il Dottore era temporaneamente sparito dalla circolazione.
Da quando in quel maledetto 23 ottobre una curva del circuito di Sepang si è portata via Marco Simoncelli, Valentino Rossi, il migliore amico dentro e fuori la pista del Sic, non ha smesso mai di rivolgere il suo pensiero all’amico scomparso. In tutte le interviste rilasciate e nei tanti messaggi lasciati attraverso Twitter, il Dottore ha sempre speso parole in ricordo del Super Sic. Ma in una recente intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa“, il papà del Sic, Paolo Simoncelli, ha messo in dubbio l’idillio fra il campione di Tavullia e la famiglia del Sic. “Valentino? Non l’ho più visto né sentito. Non l’ho più sentito. Punto e a capo”. Una dichiarazione lapidaria, che ha spiazzato molti, anche alla luce del bel gesto di Valentino nei confronti di Kate Fretti, la storica fidanzata del Sic, che da oggi ha iniziato a lavorare nell’azienda di comunicazione e marketing del nove volte campione del mondo, la VR46. Tra l’altro, chi si aspettava una risposta del Dottore o una smentita di papà Paolo, é rimasto deluso. Soltanto il tempo, dunque, ci dirà la verità sulla presunta rottura tra Rossi e la famiglia Simoncelli.
Sic sul podio, Vale che sbadiglia, i pensieri di Stoner che viaggiano più in là della Honda su cui ha poggiato il didietro. Il salto di gioia di Jorge Lorenzo, a inizio stagione della
Paolo Simoncelli ha avuto l’onore e onere di presentare a Coriano la Onlus che porta il nome e il numero identificativo di suo figlio: Marco Simoncelli 58. Si tratta di una organizzazione senza scopo di lucro con obiettivi chiari e crescita repentina. Lo conferma lo stesso papà di Sic:
Aligi Deganello negli ultimi cinque anni è stato il capotecnico e amico intimo di Marco Simoncelli. Insieme, hanno portato a casa un titolo mondiale 250 ed ottenuto risultati importanti in MotoGp. Dopo la tragica scomparsa del pilota corianese lo scorso 23 ottobre al secondo giro del Gran Premio della Malesia a Sepang, il capotecnico ha deciso di accettare la proposta dell’Aprilia di seguire Max Biaggi. Per capire qual era il legame che c’era fra Aligi Deganello, capotecnico con un passato da pilota da cross, e Marco Simoncelli, basta andare a riprendere un’espressione che Aligi usava per spiegare il rapporto che lo legava al Super Sic: “Mi sento come uno zio di Marco. Padre sarebbe troppo visto che ne ha già uno meraviglioso come Paolo”. Deganello, aveva avuto una brevissima esperienza in passato nella Superbike, proprio con l’Aprilia durante l’esibizione di Simoncelli ad Imola nel 2009 conclusasi con un terzo posto, si é confrontato con il padre di Marco, Paolo Simoncelli prima di accettare la proposta della casa di Noale: “Prima di andare a vedere cosa mi offriva l’Aprilia ne ho parlato con il babbo di Marco, con il quale ci sentiamo praticamente ogni giorno – ha raccontato Deganello alla Gazzetta dello Sport – e lui mi ha subito detto d’accettare dicendo che era un segnale che mi mandava Marco. Queste parole mi hanno tranquillizzato e mi hanno spinto ad accettare. Sarà particolare lavorare con Max. Passo dal lavorare con l’amico migliore di Valentino al suo rivale storico. E’ sicuramente un bel salto però di restare in MotoGp a lavorare con il team Gresini non me la sentivo proprio. Mi sarei sentito a disagio. Ho parlato con Max ha una grandissima voglia di rivalsa e la mia missione sarà cercare di dargli strumenti per vincere le gare e magari perché no tornare anche campione del mondo“. Vittorie e successi che, se arriveranno, saranno tutte da dedicare a quel ragazzo speciale col numero 58.
Mamma Sic al Resto del Carlino:
Castelfranco, Radicchio d’oro a
Marco Simoncelli, più di una settimana dopo la Malesia.