Moto2, il team Tech 3 in pista a Jerez con De Rosa

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de_rosaNella neonata Moto2 non si scherza più. In attesa dei test ufficiali in pista, i team hanno iniziato a lavorare per lo sviluppo dei progetti, con l’obiettivo di essere competitivi sin dalla prima gara. La prossima stagione, infatti, i candidati al titolo saranno tanti, con diversi piloti provenienti dalla MotoGp: per questo è necessario non perdere terreno neppure nelle prime uscire. Tra le scuderie più attive c’è sicuramente il team Tech 3, guidato dal veterano Herve Poncharal: la scuderia sarà in Spagna due giorni (21 e 22 gennaio) e proverà sul circuito di Jerez de la Frontera. Il prototipo della Tech 3 è quasi ultimato, ma è necessario affrontare una sessione di prove, prima dell’appuntamento ufficiale di Sepang. Il team si affida a Raffaele De Rosa, pilota arrivato in 250 lo scorso anno quando nella Scot Racing ha chiuso al sesto posto nel mondiale. “I test prima di Natale di Valencia non sono stati utili, perché solo un giorno abbiamo potuto correre senza pioggia. E neppure senza acqua è stato facile, visto che c’è stato un forte vento e la temperatura dell’asfalto era troppo bassa” ammette il pilota napoletano, classe 1987. Eppure nel team c’è fiducia per la prossima stagione, anche in virtù di quanto visto a Valencia e De Rosa precisa: “Siamo tornati a casa contenti: i tempi sono stati interessanti e questo dimostra l’ottimo lavoro dei tecnici”. Adesso c’è da affrontare una nuova sessione di prove, sempre in Spagna, ma leggermente più a sud, dove la temperatura sarà leggermente più alta: “Saremo l’unico team a girare a Jerez; non cerchiamo il tempo sul giro, piuttosto dobbiamo migliorare il comportamento della moto in generale e dovremo concentrarci sulle geometrie, la distribuzione dei pesi del telaio e il compromesso tra stabilità e guidabilità”. Peccato, però, che il pilota ex Honda, non potrà testare il nuovo motore, che arriverà solo a febbraio: “La strada è lunga, ma non è uno svantaggio. Girare in pista senza riferimenti è ancora più difficile, ma è una sfida per un pilota, costretto a fare sempre meglio per essere soddisfatto”.

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