Non solo moto ma anche accessori e impiantistica: la costruzione di una due ruote richiede una qualità sopraffina sotto ogni punto di vista. Scarico da grandi per le YZF R125 e CBR 125 R: per la precisione parliamo delle versioni dal 2008 in avanti per la Yamaha e addirittura dal 2004 (praticamente dalla nascita) ad oggi per la Honda.
Due sportive a tutti gli effetti, che MIVV ha trattato come le loro sorelle maggiori. L’ultima versione della Yamaha YZF R125, quella con il motore 4T a iniezione, spezzerà i cuori di molti sedicenni. Sembra quasi una “due e mezzo” (il suo interasse si avvicina a quello della R6), sensazione che si trasforma in maggior grinta e prestazioni montando uno degli impianti di scarico completi disponibili con marchio MIVV. La scelta è piuttosto ampia e prevede il set di collettori in inox con passaggio standard disponibili con terminale Tondo GP, X-Cone o con il raffinato SUONO.




Lussuoso e tecnologico, in grado di offrire le migliori prestazioni dinamiche fra gli scooter di grossa cilindrata, il nuovo SW-T 400 si impone come il nuovo riferimento degli scooter di media cilindrata.

A chi pensa che le due ruote siano in crisi, e che la passione degli italiani per il rombo dei “quattrotempi” sia scemata in conseguenza delle difficoltà in cui si dibatte, al pari di altre, la nostra economia, dal World Circuit di Misano Adriatico giungerà – nel week-end che comincerà il prossimo venerdì 27 e si concluderà domenica 29 marzo – una risposta forse inattesa, ma convincente. Cinquanta piloti, molti giovanissimi (e fra questi anche diversi esordienti) si affronteranno infatti sul tracciato romagnolo per contendersi la prima prova delle sei in calendario valida per l’assegnazione della Coppa Italia 125 Sport.
Biaggi? Spies? Corser? Macché, in un mondiale Supebike che si annuncia tra i più combattuti di sempre, è stato – a sorpresa – il ceco Smrz a dominare la prima sessione di prove disputata oggi (in Italia non era ancora l’alba) dai centauri sul circuito australiano di Phillip Island, teatro domenica prossima della prima tappa stagionale del campionato delle derivate di serie. Quello di Smrz, 25 anni di cui gli ultimi tre in SBK, non è stato l’unico exploit di giornata: dietro questo ragazzo ceco che corre per la Ducati “clienti” del team Guandalini, infatti, si è piazzato (terzo) un altro carneade come Haslam. Completa il podio, finalmente convincente, il sostituto dell’iridato Bayliss: Noriyuki Haga.
L’industria motociclistica, nonostante i dati relativi alle vendite negli ultimi mesi raccontino di un profondo rosso, guarda alla crisi economica che sta investendo l’economia mondiale più come ad un’opportunità che considerandola un problema. Da questa impasse uscirà un mondo diverso, più “a misura d’uomo”, e la motocicletta in tutte le sue varianti (dagli scooter fino alle grosse cilindrate) sarà – almeno secondo le case costruttrici – ancora una volta tra i protagonisti del rilancio. Meglio farsi trovare pronti… Come si sta attrezzando a fare il colosso giapponese Honda, che nonostante le difficoltà nel settore dell’auto (la scuderia di Formula 1 sta cercando un acquirente) non disdegna di investire sulla propria linea moto. Come dimostra l’ultimo nato (anzi, rinato), lo scooter da città SH 125 (e 150).
Rimbalzano in Europa dalla rovente Phillip Island (Australia) notizie entusiasmanti per l’intero “mondo” della Superbike: la prima giornata dei test ufficiali, sostenuti da una dozzina tra quei piloti che animeranno il campionato delle derivate di serie, si è infatti conclusa palesando un nuovo – serio – candidato al ruolo di protagonista: Suzuki. Sorpresi? Non siete soli. Tra chi, come la Ducati, si aspettava di veder confermato il proprio potenziale da monopolista della categoria, chi (Honda) confidava di aver ridotto il gap e chi (Aprilia, Max Biaggi), comodamente seduto in poltrona, contava di gustarsi lo spettacolo, forte degli strepitosi tempi fatti registrare negli scorsi giorni, ecco spuntare il tedesco Neukirchner con il suo 1’32”5, già vicinissimo al record della pista.
Motociclismo come sport caratterizzato dalla costante espansione (numerica e geografica) del’audience degli appassionati, motociclismo come sport in crisi. Due affermazioni antitetiche, è un’evidenza, eppure vere entrambe, tanto che il ridimensionamento della MotoGP ormai è sotto gli occhi di tutti. Dapprima l’uscita di scena di Kawasaki (e il caso Melandri che ne è conseguito), quindi la minaccia di Honda di ritirarsi dal lotto dei partecipanti proprio per via degli eccessivi costi, insostenibili in un periodo di difficoltà economiche che non è solo delle due ruote. Per venire incontro a queste istanze, le scuderie si sono riunite per decidere sul “come” continuare.