C’è attesa in pompa magna per il gran premio del Mugello che andrà in scena la prossima domenica e servirà a qualcuno più che a qualcun’altro – leggi Valentino Rossi – per rimediare la prova opaca dell’ultima gara. Gli italiani sono schierati nelle prime file della conferenza stampa e sperano di riuscire a riempire anche quelle presenti sulla pista. Ci sono tutti: Valentino Rossi, Loris Capirossi, Marco Melandri e Andrea Dovizioso.
Di fianco a loro Casey Stoner e il vero mattatore del primo giorno di conferenza stampa, ovvero quello Jorge Lorenzo che staziona al primo posto della classifica piloti dopo un avvio di mondiale assolutamente fantastico.
Eppure, va detto che con tre piloti in un solo punto in classifica generale, la classe regina si appresta ad affrontare il fine settimana del Gran Premio d’Italia Alice garantendo uno spettacolo mica da ridere. Che tra tutti la spunti il terzo incomodo, lo spagnolo Lorenzo voglioso di imporsi su terreno straniero, non è poi un’ipotesi tanto remota. In sala stampa è raggiante, sereno, tranquillo come se la testa del mondiale fosse qualcosa di assolutamente distante da lui.

Se il protagonista del
Chi ne esce bastonato, da Le Mans, è senza alcuna incertezza Valentino Rossi che, oltre ad essere stato costretto al cambio di moto dopo essere partito con le gomme da bagnato – e la pista si stava magicamente asciugando – è incappato in una caduta beffarda proprio nel corso del primo giro con la moto nuova.
Vince Jorge Lorenzo, primo pilota a bissare un successo (
1 Jorge Lorenzo SPA Fiat Yamaha Team 1.35.247
Da domani si comincia, ma è da tempo che ci si prepara. A cosa, vi starete chiedendo? Ma al quarto Gran Premio della stagione del motomondiale, convenuto con tutti i suoi bolidi i suoi piloti ed i suoi team sul tracciato storico di Le Mans per la sua tappa francese. Se, come spesso ci capita di fare, ci tuffiamo in un pronostico sul week end, non possiamo non andare a fare un salto in casa del team Fiat Yamaha, assoluto monopolizzatore della scena nella stagione 2008. Riflettori puntati quindi su Jorge Lorenzo, le cui quotazioni hanno un valore alto nonostante il giro a vuoto di Jerez, ma soprattutto sul campione in carica Valentino Rossi, nuovo titolare della testa del campionato piloti dopo
Terza gara stagionale e terzo vincitore per il mondiale MotoGP, finalmente tornato alla sua “culla” europea dopo aver assaggiato l’asfalto (e le annesse difficoltà climatiche) di Qatar e Giappone. A mettere a segno l’acuto sul circuito di Jerez, ci vien da aggiungere finalmente, è stato oggi Valentino Rossi, campione del mondo in carica alla ricerca della nona perla in carriera. Il pilota di Tavullia ha portato a termine una cavalcata trionfale senza mai essere impensierito da altri possibili protagonisti, oggi tutti troppo inferiori al binomio Rossi-Yamaha per far pensare che la corsa potesse avere un epilogo differente. E dire che Valentino, al solito, non era partito con la rapidità che ci si attenderebbe da cotanto pilota…
Sessione di qualifiche condizionata dal vento teso, a soffiare forte e per lunghi tratti sul tracciato fino a condizionare le qualifiche del MotoGP. Quest’anno sembra davvero che il meteo voglia anch’egli dire la propria, specie se consideriamo che veniamo da una gara spostata al lunedì per pioggia (Losail) e da un’altra con qualifiche annullate (Motegi). Il vento, però, sembra non aver inficiato le prestazioni del pilota del momento, lo spagnolo del team Fiat-Yamaha Jorge Lorenzo. Il “padrone” di casa, invece che fare gli onori come sarebbe buona norma comportamentale, ha staccato due tornate spaventose conquistando la pole position con un tempo inferiore al muro del 1’39”, assolutamente inavvicinabile per tutta la concorrenza.
Spesso i grandi campioni, specialmente negli sport motoristici dove uno solo vince ma le squadre sono composte da due piloti, preferiscono essere affiancati da degli sparring partner piuttosto che vedere il proprio “pollaio” conteso da un altro “galletto”, generalmente più giovane e spregiudicato. Quello che accadeva in Ferrari con Michael Schumacher, che volle accanto a sé prima Eddie Irvine quindi Rubens Barrichello, è quanto accaduto anche a Valentino Rossi fino al dicembre 2007. Fino all’arrivo di Jorge Lorenzo in casa Yamaha. Lo spagnolo, promettente campione delle classi inferiori, fu ingaggiato dal team italo-nipponico (dove l’italianità è garantita dai meccanici e dallo sponsor Fiat) per regalare nuove motivazioni a “The Doctor”, nella speranza che un pungolo casalingo potesse farlo uscire dalla crisi tecnica delle annate 2006-2007.
Seconda tappa del mondiale MotoGP, secondo successo in questa categoria dello spagnolo del team Fiat-Yamaha Jorge Lorenzo. Secondo secondo posto consecutivo per il campione in carica Valentino Rossi, che ora è secondo nel mondiale piloti (alle spalle del proprio compagno di scuderia, oggi vittorioso) con – indovinate? – due punti di vantaggio sul principale rivale, Casey Stoner. Doppietta Yamaha, a confermare la regola del “due” che – come avrete capito – contraddistingue questa lettura del Gran Premio del Giappone (disputato sul circuito di Motegi), ma avrebbe potuto essere anche doppietta Honda HRC se, ad un paio di giri dalla conclusione, Dovizioso non avesse dovuto arrendersi (gomme finite) al veemente ritorno di Stoner, giunto quarto.
Ormai mancano solo una decina di giorni al – tanto atteso – esordio del motomondiale “versione” 2009; piloti e team si sono riuniti lo scorso week-end, e confrontati sul tracciato di Jerez: da questi ultimi test ufficiali, sembrano essere nettamente emersi i valori in campo e la conseguente lista dei favoriti, che vede i nomi di Simon in 125 Simoncelli in 250 e Stoner-Rossi in MotoGP come principali “indiziati” per aggiudicarsi il titolo. Sulla testa di tutti, grava però l’incognita rappresentata dalla drastica
La scorsa domenica, abbiamo avuto modo di “tastare il polso” ai piloti del MotoGP per capire quale fosse, a due settimane dal via di Losail (Qatar), lo stato di salute ed il feeling con la moto di ciascuno. Abbiamo così scoperto che ci sono polsi caldissimi, anche nonostante recenti interventi chirurgici (leggasi Stoner), e polsi un po’ meno caldi, capaci però di sopperire con una condotta più regolare (Rossi, Capirossi) e probabilmente redditizia al lungo periodo. Della salute dei presenti, dunque, abbiamo detto; ma come stanno gli assenti? Di Gibernau sappiamo che il recupero procede bene, ma non sarà affrettato perché non c’è bisogno di rischiare. E di Pedrosa?
“Mi aspetto di essere molto veloce a Jerez, perché lo ero già stato lo scorso. Sulla pista spagnola ci sono molte curve strette e lente. che saranno la verifica più importante per noi che abbiamo lavorato proprio sull’accelerazione in uscita. E’ l’ultimo test e dobbiamo deliberare tutte le soluzioni che adotteremo in gara in Qatar il 12 aprile”. Sono parole di Valentino Rossi, intervistato alcuni giorni prima di volare in Spagna. Ma a giudicare dal risultato ottenuto nella prima giornata di test ufficiali, queste parole suonano piuttosto come una profezia: Lorenzo miglior tempo, Rossi subito dietro, con il comune denominatore, per entrambi, della casacca team Fiat Yamaha.