C’è attesa in pompa magna per il gran premio del Mugello che andrà in scena la prossima domenica e servirà a qualcuno più che a qualcun’altro – leggi Valentino Rossi – per rimediare la prova opaca dell’ultima gara. Gli italiani sono schierati nelle prime file della conferenza stampa e sperano di riuscire a riempire anche quelle presenti sulla pista. Ci sono tutti: Valentino Rossi, Loris Capirossi, Marco Melandri e Andrea Dovizioso.
Di fianco a loro Casey Stoner e il vero mattatore del primo giorno di conferenza stampa, ovvero quello Jorge Lorenzo che staziona al primo posto della classifica piloti dopo un avvio di mondiale assolutamente fantastico.
Eppure, va detto che con tre piloti in un solo punto in classifica generale, la classe regina si appresta ad affrontare il fine settimana del Gran Premio d’Italia Alice garantendo uno spettacolo mica da ridere. Che tra tutti la spunti il terzo incomodo, lo spagnolo Lorenzo voglioso di imporsi su terreno straniero, non è poi un’ipotesi tanto remota. In sala stampa è raggiante, sereno, tranquillo come se la testa del mondiale fosse qualcosa di assolutamente distante da lui.
Non è un mistero che, specialmente nello sport, respirare l’aria di casa faccia bene. Pensiamo, ad esempio, all’Inghilterra del calcio: ha vinto un unico campionato del mondo, che (guarda il caso) è stato proprio quello disputatosi sotto lo sguardo della Regina. Per tornare a bomba al “nostro” ambito, poi, come non ricordare le straordinarie prove offerte da un pilota di livello certamente non eccelso come è Colin Edwards ogni qualvolta che il motomondiale sbarca a Laguna Seca? Lo stesso discorso vale per gli italiani ed il Mugello. Anzi, vale per Vale (Rossi), autore di una fenomenale striscia di 7 successi consecutivi nella classe regina ed ora proiettato verso l’ottava meraviglia toscana, buona anche per allungare in classifica.
Di solito, il punto sulla situazione viene affidato al più anziano: a contare non è solo un’anzianità anagrafica, bensì anche – se non soprattutto – quella “di servizio”. 14 anni in sella ed 8 titoli vinti possono fare di Valentino Rossi il pilota più esperto del motomondiale? Noi crediamo di sì, ed è per questo che abbiamo scelto di affidargli “il punto” sulla situazione nel campionato MotoGP dopo quattro gare dal via pasquale di Losail. Il primo pensiero del “Dottore” va alla gara di casa, quella dalla quale tutti – lui per primo – si attendono un pronto riscatto dopo la prova opaca di Le Mans: il Gran Premio del Mugello.
Il deluso più deluso di tutti dall’
Chi ne esce bastonato, da Le Mans, è senza alcuna incertezza Valentino Rossi che, oltre ad essere stato costretto al cambio di moto dopo essere partito con le gomme da bagnato – e la pista si stava magicamente asciugando – è incappato in una caduta beffarda proprio nel corso del primo giro con la moto nuova.
Vince Jorge Lorenzo, primo pilota a bissare un successo (
1 Jorge Lorenzo SPA Fiat Yamaha Team 1.35.247
Chi l’ha detto che gli uomini preferiscono le bionde? Forse è vero al bancone di un pub, quando decidono che la sera è buona per fare bisboccia… Antonio Ricci, per molti un maestro della comunicazione in tv, pensando di capire come “gira il fumo” ha creato le Veline, e le ha fatte una bionda ed una mora. Peccato che non abbia tenuto conto dei gusti del miglior pilota italiano del motomondiale… A Valentino Rossi, infatti, piacciono le rosse. Anzi, “la” Rossa. Ma attenzione: non stiamo parlando della rossa di Borgo Panigale, la Ducati, con la quale pure c’erano stati degli ammiccamenti alcune stagioni or sono. Stiamo parlando della Ferrari, marchio dell’automobilismo sportivo capofila della “rivolta” che sta andando in scena in questi giorni nel mondo della F1.
Da domani si comincia, ma è da tempo che ci si prepara. A cosa, vi starete chiedendo? Ma al quarto Gran Premio della stagione del motomondiale, convenuto con tutti i suoi bolidi i suoi piloti ed i suoi team sul tracciato storico di Le Mans per la sua tappa francese. Se, come spesso ci capita di fare, ci tuffiamo in un pronostico sul week end, non possiamo non andare a fare un salto in casa del team Fiat Yamaha, assoluto monopolizzatore della scena nella stagione 2008. Riflettori puntati quindi su Jorge Lorenzo, le cui quotazioni hanno un valore alto nonostante il giro a vuoto di Jerez, ma soprattutto sul campione in carica Valentino Rossi, nuovo titolare della testa del campionato piloti dopo
Il MotoGP, prima di essere una categoria di moto da competizione (in completa configurazione “pista”), è un’importante vetrina per chi ha scelto di esserci, lanciando il guanto di sfida all’otto volte campione del mondo Valentino Rossi. Se riesci a fare meglio di lui, ha quella visibilità che ti consente di far conoscere il tuo marchio ovunque nel mondo, e quindi rientrare degli investimenti incrementando le vendite. Vero che qui finisce la passione dei tifosi e comincia il diletto dei ragionieri, ma alla fine i bilanci si fanno conti alla mano. Come può allora Ducati sopportare che si dica che solo il fenomeno australiano Casey Stoner è capace di guidare una Desmosedici, cavallo di razza e in quanto tale difficile da domare?
Ci sono momenti che fanno bene allo sport, e certo la conferenza stampa del dopo gara di Jerez è stato uno di questi. Valentino Rossi ha vinto, cavalcando da solo verso il traguardo dopo aver inesorabilmente raggiunto e messo dietro i propri avversari? Ebbene, questi si congratulano con lui, capace di una superiorità imbarazzante, e si accontentano del piazzamento invece che cercare qualche scusa buona solo per scaricare altrove le responsabilità. La festa del podio è emblematica di tutto questo stato di cose, con sorrisi e pacche sulle spalle a riconoscere il piacere di aver duellato, rinnovando la sfida per la prossima volta. Daniel Pedrosa e Casey Stoner sono soddisfatti del risultato ottenuto dall’ultimo week-end.
Terza gara stagionale e terzo vincitore per il mondiale MotoGP, finalmente tornato alla sua “culla” europea dopo aver assaggiato l’asfalto (e le annesse difficoltà climatiche) di Qatar e Giappone. A mettere a segno l’acuto sul circuito di Jerez, ci vien da aggiungere finalmente, è stato oggi Valentino Rossi, campione del mondo in carica alla ricerca della nona perla in carriera. Il pilota di Tavullia ha portato a termine una cavalcata trionfale senza mai essere impensierito da altri possibili protagonisti, oggi tutti troppo inferiori al binomio Rossi-Yamaha per far pensare che la corsa potesse avere un epilogo differente. E dire che Valentino, al solito, non era partito con la rapidità che ci si attenderebbe da cotanto pilota…
Sessione di qualifiche condizionata dal vento teso, a soffiare forte e per lunghi tratti sul tracciato fino a condizionare le qualifiche del MotoGP. Quest’anno sembra davvero che il meteo voglia anch’egli dire la propria, specie se consideriamo che veniamo da una gara spostata al lunedì per pioggia (Losail) e da un’altra con qualifiche annullate (Motegi). Il vento, però, sembra non aver inficiato le prestazioni del pilota del momento, lo spagnolo del team Fiat-Yamaha Jorge Lorenzo. Il “padrone” di casa, invece che fare gli onori come sarebbe buona norma comportamentale, ha staccato due tornate spaventose conquistando la pole position con un tempo inferiore al muro del 1’39”, assolutamente inavvicinabile per tutta la concorrenza.
Ovunque c’è asfalto, c’è anche una motocicletta. Ovunque questi due preziosi elementi si uniscono, meglio se con l’aggiunta di un pizzico di fascino sancito dalla Storia ed una spruzzata di brivido regalato dal pericolo che rappresentano certi percorsi mozzafiato (che non guasta mai), c’è anche Valentino Rossi. Possiamo dire che il pilota di Tavullia, nonostante l’ancor giovane età (ha compiuto 30 anni a metà febbraio), abbia già sperimentato un po’ tutte le gare più affascinanti del mondo delle due – ma a volte anche delle quattro – ruote: gli mancano solo due sfide, cui ha già più volte annunciato di voler affrontare: una gara con le derivate di serie della Superbike ed un giro sul tracciato del Tourist Trophy sull’isola di Man (Gran Bretagna). Complice un calendario favorevole, questo secondo sogno si appresta a divenire realtà.