L’aneddoto lo racconta Livio Suppo a Riders Italian Magazine. Era il 2006 è un pulcino di nome Casey Stoner bussò alla porta della Ducati per chiedere l’autografo di Loris Capirossi. Non solo: nell’intervista concessa dal team manager della Honda HRC, si evince il Suppo pensiero: se Casey Stoner vince e si laurea campione della MotoGP è perché è più forte degli altri centauri, ivi compreso Valentino Rossi. La Ducati?
Per Suppo va tanto male perché a Borgo Panigale si è voluto strafare: non gli è bastato accontentarsi di prestazioni nella norma ma avendo Rossi in squadra hanno provato a osare. Ed è andata male. Ancora, due indicazioni per i piloti del futuro:
La stagione 2011 della MotoGP è conclusa.
MotoGP Valencia: il podio
Il campione della MotoGP 2011 ha già messo nel dimenticatoio il titolo iridato e Casey Stoner, dopo un’annata strepitosa messa in bacheca anzitempo, non ha voglia di fare festa. Marco Simoncelli è l’unico motivo per il quale vale la pena correre in Spagna. L’iridato lo conferma attraverso una nota rilasciata da Honda Repsol:
E’ un Casey Stoner affranto, scioccato dalla ricezione di una notizia tanto drammatica: l’incidente che è costato la vita a Marco Simoncelli sul circuito di Sepang in Malesia è qualcosa di indicibile. Solo dolore e parecchie riflessioni, ricorda l’australiano:
E’ ovviamente felicissimo l’australiano Stoner, nel giorno del suo 26° compleanno che gli ha regalato il secondo titolo mondiale dela sua carriera: “È stata la giornata perfetta – ha detto euforico -, non capita spesso di festeggiare il compleanno con il GP di casa, una vittoria e addirittura il titolo mondiale. Sono molto dispiaciuto per quanto è successo a Lorenzo, non era questo il modo in cui avrei voluto vincere il titolo, ma sono davvero felicissimo“. Tantissime emozioni e qualche brivido positivo, che lui stesso fa fatica a spiegare. “Ora ho talmente tante emozioni, che tutto mi straborda da dentro – ha detto -. Sono felice di aver vinto questa gara: è difficile che succeda qualcosa che mi colpisca di più di quanto ho fatto oggi“. Il secondo titolo in MotoGp, ha un sapore diverso rispetto al primo, conquistato nel 2007 con la Ducati. “Nel caso del primo titolo nessuno mi dava fiducia, era diverso, non sembrava fosse possibile, si diceva che era merito della moto. Poi è passato del tempo, sono qui alla Honda, mi sono ripetuto, ho avuto meno pressione anche perché qui c’è un gruppo comune, più ampio, e di risultato negativi, se così si può dire, abbiamo fatto solo dei podi“. Adesso, il prossimo traguardo é la paternità, che arriverà fra circa 4 mesi: “Forse l’unica cosa in cui potrò essere migliore rispetto a quanto fatto oggi. è una nuova sfida e sarà bellissima“.
Più di così, non poteva accadere nulla che garantisse a Casey Stoner una gioia maggiore. Vincere sul circuito di Phillip Island il secondo mondiale della carriera è solo un epilogo che nella maggior parte dei casi, il sognatore non riesce a portare a termine. Perché sbancare nella gara di Australia e laurearsi campione del mondo 2011 significa aver coronato l’impagabile desiderio di vincere tra le curve di casa, sentendo odore della propria gente, a un tiro di schioppo dalla vita di sempre.
Casey Stoner ha vinto il secondo iridato della carriera dopo aver dominato la stagione 2011 di MotoGP fin dagli scorci iniziali. In Australia il sogno s’è trasformato in realtà e il pilota di casa, proprio a Phillip Island, ha potuto mettere in bacheca il mondiale numero 2, che fa seguito a quello vinto nel 2007 in sella alla Ducati.
Gara dominata dal primo all’ultimo giro e poi, nelle fasi finali della gara australiana mentre la Repsol Honda diventava sempre più immensa con il passare dei chilometri, Casey Stoner è stato investito da un tripudio che uguale così non gli sarebbe potuto capitare altrove.
Che Valentino Rossi su Ducati non potesse fare bene sul circuito di Phillip Island lo si era capito già ieri, quando nel corso delle prove libere la moto aveva evidenziato più di un problema. Che Marco Simoncelli sia a conti fattio l’italiano più in forma lo sis era capito immediatamente, visto che l’Honda Gresini dell’emiliano era stata in grado di dare battaglia a Jorge Lorenzo e piazzare il secondo miglor tempo in assoluto. dopo quello di Casey Stoner.
A libere archiviate, in ottica qualifiche, in vista di una gara nella quale farà lo Stoner di sempre, in virtù di una graduatoria che ne racconta le gesta in maniera evidente.
L’aria di casa farebbe bene a chiunque, figuriamoci a chi – CASEY STONER – sta mostrando una tale continuità di risultati e prestazioni da sentirsi a casa un po’ in ogni circuito su cui si corre la MotoGP. Prove libere all’australiano che ha messo in fila gli avversari tirando la sua Honda al limite.
Casey Stoner pensa, non a torto, di essere il favorito per la vittoria finale al GP di Australia. Il pilota della Honda, leader attuale della classifica piloti, ha dalla sua i numeri, visto che ha dominato in MotoGP a Phillip Island dal 2007 vincendo quattro gare consecutive in sella alla Ducati. Da quest’anno l’australiano è il primo pilota di un team che da diversi anni non vince il Mondiale ed ora spera nella terra dei canguri dove ha il suo primo match point. Se Stoner vincerà a Phillip Island e il suo rivale della Yamaha, il campione del mondo in carica Jorge Lorenzo dovesse finire quarto o magari ancora più dietro, il pilota della Honda sarà campione del mondo con due gare d’anticipo. Se invece Lorenzo dovesse cadere o comunque non terminare la gara, a Stoner basterebbe finire sesto per garantirsi il secondo titolo in MotoGP della sua carriera. «Non vedo l’ora di correre a Phillip Island, ogni anno non vedo l’ora, è una delle poche piste che mi piace veramente», ha detto Stoner. «La Honda può fare bene lì quindi non vedo l’ora di vedere quello che posso ottenere». Casey Stoner ha vinto otto gare in questo Mondiale e il suo peggior risultato è stato il terzo posto, oltre a un ritiro a Jerez nel mese di aprile quando venne letteralmente speronato da Valentino Rossi. «Se vinco la gara di Phillip Island, sarà più facile, ma non è detto che conquisti il titolo a casa mia. C’è una possibilità di vincere a casa mia, il che sarebbe fantastico ma io non voglio pensarci troppo. Ho meno pressione quest’anno», ha concluso l’australiano. Stoner precede Lorenzo in classifica generale con 300 punti contro i 260 dello spagnolo e disputerà tra due domeniche la gara numero 99 in MotoGP in carriera. E quel giorno sarà anche il suo 26° compleanno.