Jorge Lorenzo vs. Valentino Rossi, parola allo spagnolo: “Per Vale Yamaha più forte, ora è lotta di nervi”

Spread the love

lorenzo3L’atto secondo della diatriba tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo si è consumato come da copione. Alle secche battute rislasciate dal pesarese, ha replicato non senza personalità lo spagnolo che in maniera chiara è riuscito nelle sue affermazioni a spaziare tra più di una tematica. Diretto fin dall’inizio, Lorenzo è un fiume in piena:

“Non credo nelle polemiche, ma non voglio che passi il concetto che io e Rossi abbiamo le moto uguali: non è pienamente vero”.

Palcoscenico della conferenza, proprio Donington dove tra qualche giorno si torna in pista:

“La moto di Vale ha un particolare differente dalla mia. Io vorrei provarlo, ma per il momento non me lo permettono”.

E qui, il primo elemento: Lorenzo non si è sbilanciato e nessuno tra le fila della sua scuderia ha smentito. In che cosa dunque le due Yamaha M1 differiscano tra loro? Leggiamo ancora Lorenzo:

“Si tratta di un particolare che dà un piccolissimo vantaggio e io vorrei provarlo. So che non c’è una grandissima differenza, ma voglio ribadire che le nostre moto non sono uguali”.

L’intervista rilasciata alla Live Sports Bikes Night di Radio 5 della BBC è solo all’inizio:

“Non mi aspettavo di lottare per il titolo. E’ stata una sorpresa. Cambiare pneumatici durante i test invernali è stata dura, ero lento. Poi siamo arrivati in Qatar ed ho fatto il terzo posto, ho vinto la gara successiva e poi sono caduto a Jerez. A causa della scivolata ho cambiato il mio modo di pensare, perché quando cadi alla fine il mondiale non lo vinci. Però, sorprendentemente, poi è stato alentino a cadere a Le Mans e mi sono ritrovato in corsa di nuovo. La Yamaha ha due piloti di grande talento, però non so se ha il potenziale per offrire lo stesso trattamento ad entrambi. Valentino Rossi non ha parlato bene di me, ma non so perché: con lui sono stato sempre rispettoso, anche perché penso che sia il migliore e deve stare tranquillo. Mi piacerebbe essere suo amico, perché credo potremmo esserlo, però siamo entrambi piloti molto ambiziosi. Anche se Rossi avesse perso il duello con me a Barcellona non sarebbe cambiato nulla. Valentino avrebbe vinto altre corse. Lui potrebbe correre altri dieci anni perché ha talento e sa come si pilota. E’ vero però che forse in qualche occasione è al limite della sua evoluzione e noi piloti giovani potremo fare qualcosa di più. Prima ancora dello sviluppo tecnico della moto, arrivati a questo punto conta la preparazione psicologica”.

Lascia un commento