Il “Monza Rally Show” dedicato al Super Sic

E’ imminente l’appuntamento con il Monza Rally Show che si svolgerà da giovedì 24 novembre a domenica 27 novembre sul rettifilo centrale dell’Autodromo di Monza, per l’occasione “vestito” con nuove varianti e chicanes. A sfidarsi sull’asfalto del circuito lombardo ci saranno i campioni di varie discipline motoristiche: dai Rally al Motomondiale, dal Turismo fino alla 24 Ore di Le Mans. Presenti tra gli iscritti, infatti, i vari Sébastien Loeb, Valentino Rossi, Dindo Capello, Dani Sordo, vincitore dell’edizione 2010, Andrea Dovizioso, Piero Longhi, Luca Rossetti, Paolo Andreucci, Alessandro Perico, Giandomenico Basso, Andrea Dallavilla, Bernardo Sousa, Aaron Burkart. A questo lungo e prestigioso elenco vanno aggiunti anche i due piloti della Moto2, Andrea Iannone e Claudio Corti, oltre a tanti altri protagonisti del mondo dei Rally e delle corse in pista come Tobia Cavallini, Corrado Fontana, Felice Re, Pierfranco Uzzeni, Lorenzo Bontempelli, Graziano Rossi, Max Beltrami, Fabio Francia.

QUEST’ANNO EVENTO DEDICATO A SIMONCELLI – La manifestazione di quest’anno avrà però un significato particolare: l’Automobile Club di Milano e l’Autodromo di Monza, d’accordo con i familiari di Marco Simoncelli, hanno infatti deciso di dedicare il Master Rally Show, la prova più spettacolare in programma nella tre giorni lombarda, a Marco Simoncelli, tragicamente scomparso lo scorso 23 ottobre al secondo giro del Gran Premo di Sepang in Malesia. L’evento lombardo ha deciso di onorare così la memoria del compianto pilota romagnolo, nel recente passato più volte presente come concorrente all’evento e grande appassionato di Rally: basti pensare che solo due mesi fa aveva provato in pista la Ford Fiesta WRC accompagnato dal campione filandese Mikko Hirvonen. «Con questa decisione intendiamo ricordare un protagonista delle edizioni più recenti della manifestazione, un campione straordinario che ha lasciato un grande vuoto nel mondo delle corse», ha dichiarato Geronimo La Russa, vice presidente dell’Automobile Club di Milano. Un modo come un altro per allievare il vuoto che ha comportato la perdita di un grande protagonista del mondo dei motori italiani e non solo.

Marco Simoncelli Misano Circuit – atto I

La decisione era stata assunta all’unanimità dai referenti del circuito di Misano che avevano assecondato le pressanti e sentitissime richieste degli appassionati e intitolato la struttura – dove si corre annualmente il Motomondiale – a Marco Simoncelli di Coriano, che a Misano era praticamente di casa (e a casa).

Ieri, davanti all’ingresso e all’interno del circuito, sono apparsi due totem raffiguranti il Sic in una gigantografia. Era circolata la voce di una insegna issata sulla parte superiore dell’edificio centrale – lo stesso che dà verso il rettilineo da cui si parte e a cui si arriva – con la scritta a caratteri cubitali: WELCOME TO MARCO SIMONCELLI MISANO CIRCUIT. In realtà, è stato chiarito che si sia trattato solo di un fotomontaggio perché ancora nessuna insegna di quel tipo è comparsa a Misano.

In ogni caso, è il primo atto ufficiale che accompagna verso la stagione 2012, quando la MotoGP renderà onore a Simoncelli con l’onore di mettere in pista il più bel casino tra le sue curve e i suoi tornanti.

Castelfranco, Radicchio d’oro a Paolo Simoncelli

Castelfranco, Radicchio d’oro a papà Sic

Premi per la sezione sportiva a Castelfranco, dove nella serata di ieri sono stati consegnati i riconoscimenti per il Raddicchio d’oro.

Tra coloro che sono stati insigniti, l’allenatore e il capitano dell’Udinese, Francesco Guidolin e Antonio Di Natale, e il papà di Marco Simoncelli, Paolo, che ha preso parte all’evento indossando una felpa con il numero 58 che era peculiare del Sic e, per l’occasione, ha reso nota l’istituzione di una Fondazione in memoria del centauro 24enne di Coriano.

La particolarità sta nel fatto che proprio Marco, due anni prima, erra stato premiato con lo stesso riconoscimento:

Bioparco Roma, sceglie il web: il leopardo si chiama Sic

Un solo vincolo: quello che il nome del piccolo leopardino nato nel Bioparco di Roma cominciasse con la esse perché è tradizione che la cucciolata venga nominata con l’iniziale del nome della mamma. E la mamma in questione è Silk. Per il resto, la scelta è stata affidata al volere popolare: decidesse la gente. Allora, i frequentatori dell’area hanno deciso che il leopardo si dovesse chiamare Sic.

Come Marco Simoncelli, a testimoniare ulteriormente quanto lo sfortunato centauro di Coriano sia ancora e sempre presente nei cuori e nei pensieri della popolazione. Attraverso una petizione lanciata sul web, gli utenti hanno optato per Sic, preferendolo ad altri nomi quali Sky, Sugar e Stain.

MotoGP, eredità Rossi: Italia al palo, senza Sic è Dovi il futuro

MOTOGP TESTING PROTOTIPI: REGOLAMENTO 2012

Nella scala delle gerarchie maturate su pista, appena dietro Valentino Rossi c’era Marco Simoncelli e, la MotoGP, avrebbe vissuto nella trepidante attesa che il talento di Coriano giungesse a piena maturazione. Avrebbe corso con Honda Gresini e poi chissà con chi. SuperSic mancato erede del Dottore è anche una constatazione che porta a maturare lo step immediatamente successivo.

La lunga tradizione di centauri italiani che hanno scritto pagine indelebili del motociclismo che più conta sembra, allo stato attuale, in lento ma costante declino. Valentino potrebbe – dovrebbe – regalare almeno l’ultimo acuto in sella a una Ducati tutta italiana ma per chi va via – oltre alla parentesi tragica di Sic, anche il ritiro di Loris Capirossi – si fatica a trovare innesti sui quali puntare.

Mentre la corazzata spagnola – con Jorge Lorenzo, Dani Pedrosa, Alvaro Bautista e compagnia bella – si appresta a cavalcare l’onda (Casey Stoner permettendo), sulla carta – e per Gresini Fausto – a succedere a SuperSic è proprio Bautista, di cui si apprezzano virtù umane e professionali e che potrebbe anche sfruttare a dovere l’occasione concessagli dal team satellite Honda.

Sebbene non sia una fase in cui latitano i protagonisti e nonostante la sacrosanta verità legata al fatto che i campioni su due ruote di oggi hanno ancora parecchi anni davanti prima di maturare al punto giusto e defilarsi tra altri contesti, per noi italiani si è giunti a un punto tale per cui il prossimo campione si fa fatica a vederlo. Nella lista del centauro su cui puntare, abbiamo provato a individuarne alcuni. Partendo, per dovere, proprio da lui. L’acerrimo rivale su pista di SuperSic.

Andrea Dovizioso

Supersic, in libreria da lunedì 14 novembre

Volume di fotografie, libro di immagini che immortalano Marco Simoncelli e le sensazioni che, provandole in prima persona, il centauro è riuscito a trasmettere. SuperSic è il libro in edicola da lunedì 14 novembre con cui si celebra un tributo doveroso al centauro di Coriano, deceduto a 24 anni nel corso del gran premio malesiano di Sepang.

“Marco sorride – si legge nell’opera – Ancora. Sorride sempre e dovunque. Sorride su ogni foto che si trovi in giro per la stampa e per il web, sorride nella testa di chi lo ricorda“.

Stoner: “Simoncelli ha unito la MotoGP”. Rossi: “Il mio tributo, Sic davanti in classifica”. Lorenzo: “Quante volte ho visto quelle immagini”

La stagione 2011 della MotoGP è conclusa. Nell’anno dl ritorno all’iridato di un grande Casey Stoner, che alla prima opportunità ha riportato il titolo in casa Honda Repsol, il contesto della due ruote si è purtoppo fermato di fronte alla tragedia capitata a Marco Simoncelli. Ripartire, dopo Sic e dopo Valencia, non sarà semplice. Tuttavia, si ha la netta sensazione che il primo grosso sconquasso registrato dopo la morte di Simoncelli sia quello di un ritono all’unità. Alla serenità. Lo ammette anche Stoner, a fine corsa, con parole inequivocabili:

“E’ difficile dire qualcosa, non è  il momento più opportuno, ma quanto è accaduto a Marco ha avvicinato tutti noi e questa è una cosa positiva perché ci ha fatto capire che alcune cose non sono importanti e ci ha concentrati su quelle più importanti. Ci ha avvicinati”.

Sulla falsariga anche Jorge Lorenzo, che a Valencia non ha gareggiato:

Valencia, Dovizioso: “Grazie Honda, ciao Marco”

Parentesi chiusa, ora si volta pagina. Per Andrea Dovizioso il podio (terzo posto) di Valencia coincide con la fine dall’esperienza professionale in sinergia con la Honda Repsol di Casey Stoner e Dani Pedrosa. Per l’italiano, ora, inizia la nuova ed entusiasmante esperienza con il team Tech3 della Yamaha. Valencia, di rimando, diventa contesto nel quale strappare l’ultimo trofeo della stagione e lasciarsi andare in una serie di dichiarazioni che sanno di commiato, saluto e bellissima apertura nei confronti del futuro.

“La mia strategia è stata perfetta, sono contentissimo – racconta Dovi ai microfoni di Mediaset – arrivare all’ultima gara a Valencia e giocarmi la terza posizione con Pedrosa è una cosa difficilissima. Lui era più veloce e l’unico modo per avere la meglio era fare una strategia intelligente. La strategia è stata perfetta, sono contento. Mi dispiace per l’ultima parte di gara perchè erano le mie condizioni ideali, ma era troppo importante il terzo posto”.

La fine di una parentesi viene accolta così:

“Voglio ringraziare la Honda, è una squadra speciale e insieme abbiamo lavorato bene negli ultimi anni”.

Il saluto conclusivo è tutto per Marco Simoncelli:

“Ciao Marco”.

E Dvi va via.

Valencia, Moto2: vince Pirro, Gresini in lacrime

Correre per Marco Simoncelli, et voilà. Le magie, aveva ribadito Fausto Gresini a poche ore dalle gare di motomondiale in programma in Spagna e Michele Pirro (Moriwaki) ha di fatto dominato il Gp della Comunità Valenciana in sella alla Honda Gresini.

Per la scuderia del Sic, si tratta di un successo di forma e sostanza, visto che all’ultima ggara utile è riuscita a apiazzare sul gradino più alto del podio un proprio pilota e che ciò è accaduto nell’attimo in cui l’equipe intendeva celebrare al meglio il momentoi celebrativo nei confronti del 24enne prematuramente scomparso. Il podio è completato dal finlandese Mika Kallio (Suter) e dallo svizzero Dominique Aegerter (Suter).

Valencia, ValeRossi: “Che emozione il giro per Sic”

Una grande emozione. E’ così che Valentino Rossi, intervistato da Mediaset appena prima dell’appuntamento con la gara di Valencia, ha definito l’omaggio di MotoGP, Moto2 e 125cc a Marco Simoncelli. La parata in onore di SuperSic si è consumata in un giro di pista a cui hanno preso parte tutte le moto e tutti i centauri:

“Il giro per Sic è stato emozionante”,

ribadisce il Dottore che sul circuito Ricardo Tormo ha indossato una maglia con il 58 di Simoncelli e portato una bandiera con il numero del suo amico fraterno. Bello, continua ValeRossi, anche vedere

Kevin Schwantz in sella alla Honda di Simoncelli, è stato speciale vedere tutte le moto in pista. È il minimo che potevamo fare”.

6 novembre 2011, Valencia ore 10.10: un minuto di casino per Simoncelli

IL PADDOCK CHIUDE. NOTTE, CAPIREX
2011, GP de la Comunitat Valenciana
con tutte le moto
di tutte le classi.
Il preludio, il casino.
Giro di pista in onore di Marco Simoncelli.
La moto di Sic sotto le chiappe dell’ex campione del mondo 500cc Kevin Schwantz.
125cc, Moto2, MotoGP.
Un minuto a far tuonare le moto.
Ore 10.10, 6 novembre.
Papà Paolo ha deciso di non esserci: ancora troppo dolore.
Eppure, il momento è proprio come l’avrebbe voluto lui.
Tutto tuo, Sic.
Guardali, ascolta e dillo.
Guardali, ascolta e dillo.

“Cioè, io avrei fatto più casino di così, diobo’“.

Box Honda Gresini: “Sic, un onore lavorare con te”

Gara paricolare per tutti, a Valencia, ma lo sarà in maniera ancor più evidente per i referenti della Honda Gresini che, impegnati in Moto2 e in MotoGP, vivono un vuoto grosso così in seguito al decesso di Marco Simoncelli. Perché quello di Sic, nonostante all’interno del box Gresini vi sia parcheggiata la moto con cui il 24enne ha corso nell’arco della stagione, è un silenzio assordante.

Si fa sentire tantissimo, quello sguardo che si adagia alla carena della due ruote. Roba che vorresti spingerla con gli occhi. Invece no. Gara particolare per tutti, Valencia, anche perché non c’è pilota che non si sia prodigato per omaggiare in qualche maniera Simoncelli.

Un po’ più particolare, tuttavia, lo sarà per Honda Gresini, il cui patron Fausto ha dettato modalità e importanza di stimoli e motivazioni. Correre per Sic, ha chiesto a ciascun uomo della scuderia. Allora, la bella sorpresa in casa Gresini è la pole position – prima della stagione – in Moto2, dove Michele Pirro ha piazzato la due ruote davanti a quella di tutti gli altri.